L’Associazione Niké e la sua Presidente Irene Calabrò, presentano il progetto Labirinto, presentato da Spazio Taverna di Roma attraverso una installazione dello Studio Labics, pensata ad hoc per la Biennale dello Stretto. Quest’opera è da intendersi come un dispositivo complesso, che ragiona con le nuove frontiere multidisciplinari dell’arte contemporanea del XXI Secolo.
Nello specifico, il Labirinto, è un percorso di attraversamento che conduce il fruitore, attraverso delle tappe multisensoriali a intraprendere un percorso capace di riattivare l’esperienza e così vivificare i processi d’immaginazione creativa.
Il Concept
Lo Spazio Taverna, rimette in scena l’esperienza dello studio Labics, riallestita in modo site specific per le Sale del Forte Batteria Slacci, sede espositiva della Biennale, propone un percorso al buio con una serie di interventi sensoriali nel cammino.
L’Esperienza, durerà per tutto il periodo di svolgimento della Biennale dal 18 settembre al 14 dicembre 2024, e sarà fruita singolarmente. L’ospite viene invitato a togliersi le scarpe e i calzini e ad intraprendere un percorso completamente al buio in un labirinto, all’interno del quale sono stati inseriti alcuni spot sensoriali (acqua, aria e suono) a sollecitare il visitatore. Abbandonarsi in sicurezza alla propria intelligenza sensoriale.
Domenica 22 settembre Forte Batteria Siacci – Campo Calabro
Atto IV – Baricentri delle città / Cultura antropologia contemporanea, narrativa
- 17.00
L’ARTE E LE INSTALLAZIONI IN BIENNALE DELLO STRETTO
Arte e architettura con Angela Pellicanò e gli artisti
Le installazioni:
Irene Calabrò, Associazione Culturale Nike con Marco Bassan, Spazio Taverna, Diorama, Demetrio Megalizzi, Gobo Service
Introduce Mariangela Cama